personalizzare gli annunci AdWords

Come personalizzare gli annunci su Google Ads

Tempo di lettura stimato: 6 minuti

Riuscire a ottenere grandi risultati, dal punto di vista del business, senza effettuare investimenti pubblicitari è mera utopia. O sei un genio della SEO, oppure dovrai comportarti come tutti noi comuni mortali e investire per ottenere un certo tipo di visibilità, sia sul motore di ricerca che sui Social Media.

Per fare questo tipo di lavoro, ovvero campagne pubblicitarie a pagamento, è però necessario saper utilizzare gli strumenti adatti. Per quel che riguarda la pubblicità sul motore di ricerca, lo strumento da utilizzare è senza dubbio Google Ads.

Ads, lo strumento fondamentale per la SEM

Prima di entrare in merito all’attività pubblicitaria, vediamo di dire qualche parolina sullo strumento. Ads è una di quelle realtà che, a un primo impatto, risulta quasi incomprensibile. Una marea di funzioni, un numero incredibile di opzioni e di possibilità. Devo confessarlo, a una prima occhiata ho avuto l’immediata tentazione di chiudere il pc e di passare oltre.

Per fortuna però sono rimasto e ho studiato (anche con l’ausilio di qualche manuale) lo strumento, e alla fine mi sono trovato a scoprire un mondo di nuove opportunità. Senza l’utilizzo di Ads non è possibile fare SEM, ovvero l’attività pubblicitaria a pagamento per far apparire i propri annunci in cima alle SERP di Google.

Creare una campagna pubblicitaria: rete di ricerca o rete display?

Con Ads potrai dunque creare campagne pubblicitarie in grado di produrre grandi risultati. Come però accade con Facebook Business, anche lo strumento di Google richiede al marketer idee chiare, in particolar modo per quel che riguarda l’obiettivo. Si tratta di una base di partenza di primaria importanza, perché uno dei primi passaggi da seguire è decidere se effettuare una campagna con rete di ricerca o rete display.

È una valutazione che va fatta con molta attenzione perché l’eventuale efficacia della campagna dipenderà molto da questa scelta. Visto che stiamo parlando di campagne a pagamento, è chiaro che ogni minimo fattore deve essere studiato alla perfezione.

Con la rete di ricerca potrai infatti sviluppare degli annunci testuali che si andranno a posizionare in cima alle SERP a seconda della query di ricerca. Con la rete display, invece, gli annunci saranno visuali e  sviluppati attraverso la creazione di banner pubblicitari che appariranno agli utenti.

Per quella che è la mia esperienza, penso che la rete display sia più utile a coloro che vogliono vendere dei prodotti materiali. Con i banner potrai mostrare il prodotto, così da dare all’utente un input immediato e chiaro. Se invece vendi servizi, allora la rete di ricerca potrebbe essere la soluzione migliore perché con l’utilizzo del testo potrai fornire le informazioni base che, a una prima occhiata, dovranno incuriosire il pubblico.

Personalizzare gli annunci in 5 mosse

Stabilire che tipologia di annunci creare è fondamentale per iniziare il lavoro, ma ovviamente non basta. Il nostro caro amico Google ti fornisce tutti gli strumenti ma, forse per il proprio piacere personale, si diverte a complicare le carte in tavola e a mostrare le cose più difficili di quel che in effetti sono.

Basta sapere dove guardare e si può fare tutto. Gli annunci che crei su Ads devono essere ottimizzati attraverso diverse funzioni disponibili. Così facendo, la tua campagna pubblicitaria sarà ben indirizzata e risulterà essere molto più efficace, portando così un grande ritorno in termini di risultati e di investimento effettuato.

Gli annunci su Google Ads possono essere personalizzati in diversi modi, ma secondo me vi sono 5 modalità principali che possono segnare la differenza tra una campagna pubblicitaria fallimentare e una vincente.

1. Estensioni

Il primo consiglio che vorrei darti per personalizzare i tuoi annunci è utilizzare le estensioni. Ad Words ce ne mette a disposizione tantissime, di diversa natura, ognuna utilissima a seconda dell’obiettivo e del tipo di campagna che si vuole sviluppare. Con l’inserimento delle estensioni, i tuoi annunci saranno molto più ricchi di informazioni aggiuntive, e di conseguenza, avranno più possibilità di ricevere click dagli utenti.

adwords estensioni sitelink

Attraverso le estensioni puoi infatti decidere di inserire diversi parametri aggiuntivi, come le recensioni dei tuoi clienti (soluzione consigliata se hai raccolto recensioni entusiaste), estensioni di chiamata (per far comparire il tuo numero di telefono), estensioni di località (perfetta se stai puntando a una strategia di Local Marketing). Le possibilità sono tante, non hai che da scegliere.

2. Argomenti

Una campagna pubblicitaria può essere molto più efficace se inserisci nelle impostazioni gli argomenti. In tal modo, dai un segnale a Google e agli utenti su che tipologia di campagna stai proponendo. Non devi fare altro che entrare nel tuo account Ads, cliccare sul nome del tuo gruppo di annunci, digitare sul pulsante “rete display” (nel caso si tratti di una campagna di questo tipo) e poi cliccare sull’apposito pulsante come in figura.

adwords argomenti

Gli utenti che navigano su internet utilizzano diversi modi per trovare le informazioni o i servizi che desiderano, in particolar modo possono farlo per argomento. Con questo tipo di opzione, i tuoi annunci compariranno in tutti quei siti web che trattano gli argomenti che avrai inserito. Una grande opportunità per ottenere traffico qualificato di gente interessata a un argomento che naviga sui siti del settore… e trova i tuoi annunci.

3. Parole chiave

L’intero universo Ads ti mette a disposizione una miriade di opportunità per migliorare la tua attività digitale in ogni singolo punto. Partendo dallo Strumento di pianificazione delle parole chiave, con il quale ogni utente sarà in grado di individuare i termini di ricerca più adatti a seconda della campagna che si vuole realizzare. Lo strumento in questione è anche molto utile per individuare le parole da utilizzare per gli articoli di un blog.

adwords parole chiave selezionate

Quando crei una nuova campagna, puoi inserire tutta una serie di parole chiave che mostreranno i tuoi annunci agli utenti che andranno a digitarle su Google. In questo modo sarai tu a decidere quando far mostrare i tuoi annunci, a seconda delle query inserite e dalle relative necessità del tuo target. Il mio consiglio è di non inserire centinaia di keywords a casaccio, utilizza la corrispondenza delle parole chiave per evitare di attirare un pubblico non interessato al tuo settore e sprecare così il tuo budget.

4. Dati demografici

Un altro tassello di notevole importanza per l’efficacia della tua campagna è la definizione quanto più precisa della tua buyer personas. Se fai le cose per bene, non ci sono possibilità di commettere errori. Guarda su Analytics i dati in merito alle caratteristiche base dei tuoi clienti.

adwords dati demografici

I tuoi prodotti sono più venduti tra persone sposate o single? Qual è l’età media dei tuoi clienti? Da dove vengono, dove abitano…? Con Analytics puoi raccogliere tutte queste informazioni che andrai poi a inserire (come vedi nella figura qui sopra) all’interno della tua campagna Ads in modo da arricchirla ancora di più.

5. Parole chiave escluse

Come descritto in uno dei punti precedenti, quando crei una campagna vai a inserire tutte quelle parole chiave su cui vuoi che i tuoi annunci vengano visualizzati. Allo stesso modo, puoi fare l’operazione inversa, ovvero inserire tutti quei termini che non vuoi visualizzino i tuoi annunci perché in contrasto con il tuo obiettivo.

adwords parole chiave esclusioni

Facciamo un esempio: se vendi servizi web professionali, di certo non vorrai apparire con gli annunci agli utenti che ricercano “servizi web gratuiti”. Su Ads ogni click ha un suo costo, perciò devi ottimizzare ogni singolo aspetto e assicurarti che i termini inseriti siano quelli adatti per il tuo tipo di attività.

Per inserire i termini da escludere nella campagna devi andare (seguendo l’esempio di prima) su “rete display”, poi clicchi su “parole chiave per la rete display” in cui trovi la lista delle keywords che avrai inserito. Scorri verso il basso e, alla fine della lista, trovi la sezione “esclusioni di parole chiave dalle campagne”.

Analizza i risultati con Google Analytics

Una volta terminata la campagna pubblicitaria arriva il momento tanto agognato/temuto dai marketer, ovvero quello di valutare i risultati. Questo punto in realtà potrebbe essere superfluo, perché chi conosce bene Ads valuta diverse volte al giorno il rendimento degli annunci, così da sapere se mandare avanti una campagna o se bloccarla prima del tempo.

Tralasciando questo aspetto, vediamo dove andare a prendere tutti i dati in merito all’ultima campagna fatta così da poter preparare un report preciso.

Non devi fare altro che entrare in Google Analytics (nel profilo collegato al tuo account Ads su cui fai le campagne), guarda nella barra laterale a sinistra e vai a cliccare su “Acquisizione”. Si aprirà un menu a tendina, dove andrai a cliccare su “Ads” e poi su “campagne”, proprio come vedi nell’immagine qui sotto.

analytics adwords campagne

Seguendo questo procedimento ti troverai in una nuova schermata in cui ti saranno forniti tutte le statistiche inerenti alla campagna. Quante persone hanno visualizzato i tuoi annunci, quanti di essi ci hanno cliccato sopra, quanto tempo sono rimaste sulla tua pagina di destinazione, il numero di conversioni ottenute ecc.

analytics dati campagna

Tutto quello che c’è da sapere in merito alla campagna, Analytics te lo dice. In questo modo potrai capire se i tuoi annunci hanno fatto un buco nell’acqua o se comunque hanno portato a qualche risultato, così da avere tutte le informazioni del caso e sapere in cosa migliorare per le tue future campagne.

Promuovi il tuo e-commerce con Google Shopping

Se hai un sito e-commerce sicuramente non dovresti valutare l’implementazione di una strategia su Google Shopping. Questo servizio consente di pubblicizzare i tuoi prodotti su Google in modo semplice e permette agli utenti, in pochi click, di poter confrontare offerte e prezzi.

La novità delle novità è che nelle ultime settimane in Italia, Google Shopping permette di pubblicare i prodotti sulla piattaforma in modo gratuito. Un motivo in più per inserirlo in un piano aziendale pubblicitario di successo.

Concludiamo questa parte su Google Shopping condividendo alcuni dati forniti da Google, così da rendere ancora più chiara l’importanza di questa piattaforma. Con Google Shopping potrai migliorare le performance in questa direzione:

  • +90% di visite al tuo sito web;
  • +83% degli utenti farà un acquisto;
  • +77% visiterà la pagina prodotto;
  • +73% di aggiunte al carrello;
  • +75% di ricerche “brand”.

Per concludere

Non fermarti alla prima (tremenda) impressione che può darti Google Ads, ma perdici un po’ di tempo, curiosa in giro, clicca dappertutto e analizza ogni singolo comando. Oltre a questo, sarebbe anche una buona cosa integrare l’osservazione con un buon studio tramite libri e video tutorial su YouTube.

Se imparerai a usare lo strumento di Google diventerai un valore aggiunto all’interno dell’azienda, una risorsa di cui sarà impossibile fare a meno.

Tu hai già qualche esperienza di Ads? Vuoi suggerire qualche altra funzione per ottimizzare gli annunci? Scrivimi nei commenti.

Vincenzo Abate
Seguimi
Nessun Commento

Lascia un commento...

Commento
Nome
Email
Sito web

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.