È difficile stare al passo con la SEO del tuo sito, in particolare se iniziano a parlarti dell’ottimizzazione dello slug, dell’url e del permalink WordPress.
Li vedo i tuoi occhi sgranati, l’espressione basita e la bocca aperta e tremante di terrore.
Il SEO specialist ti guarda e, avvolto in un’aura fumosa, con voce gutturale ti dice: slug-permalink-url. Sembra un personaggio “disegnato” da Stephen King, giunto dal profondo dei tuoi incubi peggiori. Ti svegli sudato, con il collo indolenzito. Il monitor è acceso e il cursore è ancora lì, minaccioso: blink, blink, blink.
- Cos’è un permalink WordPress?
- Perché ottimizzare l’url è così importante?
- E lo slug, ma cosa accidenti è?
Diamo un volto, o meglio una collocazione, a questi elementi essenziali di SEO on-page e vediamo insieme cosa sono e come ottimizzarli. Come tutti i peggiori incubi, spesso è la percezione a ingannarti. Ma so che tu non ti lascerai condizionare. Butta il cuore oltre il prossimo titolo e liberati dall’incubo.
Sei pronto? Si va.
L’importanza della SEO on-page e i principali fattori di classificazione
Debellare l’incubo richiede la comprensione di cosa lo generi. Per questo cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, prima di approfondire i concetti di URL, slug e permalink WordPress.
È necessario avventurarci nell’incantevole mondo della SEO on-page. Pur non essendo un SEO Specialist, cercherò di accompagnarti in questi concetti base della SEO.
La SEO on-page, o SEO on-site, è quell’insieme di pratiche necessarie all’ottimizzazione degli elementi di un sito web. Il modo in cui una pagina web viene ottimizzata ha ricadute sul posizionamento e quindi riguarda da vicino il contenuto, le pagine e l’architettura del tuo sito.
L’obiettivo della SEO on-page è quello di agevolare l’interazione tra le persone e i motori di ricerca. Quindi, fornisce ai motori di ricerca le informazioni per cogliere l’utilità e la rilevanza della pagina, rispetto alla query, e aiuta le persone a capire subito di cosa parla il tuo contenuto.
Un tempo le parole chiave presenti nel contenuto erano sinonimo di SEO on-page. Ma oggi, i motori di ricerca sono sempre più sofisticati, capaci di cogliere la pertinenza e la qualità dei contenuti sulla base delle parole chiave presenti nella pagina. Quindi, la tendenza è quella di offrire alle persone la migliore esperienza utente possibile. Per fare questo è necessario valutare diversi fattori.
I principali fattori di classificazione di SEO on-page per i tuoi contenuti
Senza dimenticare che la velocità di apertura della pagina è l’essenziale base di partenza, diamo un’occhiata ai principali fattori di SEO on-page per i tuoi contenuti. Guarda un po’ cosa troviamo:
- Avvolgi il titolo in un tag h1 e inserisci la parola chiave; meglio se all’inizio.
- Prenditi cura del copy nella Meta Description. È vero che lato SEO non influisce, ma lato utente è il biglietto da visita del tuo contenuto. Ricorda che la SEO on-page accoglie, accompagna e indirizza l’utente.
- Crea contenuti approfonditi, utili, chiari e ben scritti. Contenuti pensati per la tua buyer personas e ottimizzati per parola chiave. Offri la migliore esperienza utente possibile. Fai in modo che le persone amino poter condividere il tuo contenuto.
- Inserisci immagini pertinenti e accattivanti, corredate di tag alt; quella manciata di parole che contengono la keyword e rendono leggibile l’immagine al motore di ricerca.
- Ottimizza la struttura dell’URL, l’indirizzo della tua pagina web. Aiuta le persone fornendo informazioni sulla parola chiave attorno a cui si sviluppa il contenuto.
La SEO on-page non è una pratica definitiva, ma un processo di apprendimento orientato ai tuoi lettori, in cui ti impegni a fornire contenuti suadenti che desiderino leggere.
Non mi dilungo sugli aspetti che incidono sull’efficacia dei tuoi contenuti, finirei per deviare dallo scopo di questo post. Perciò, concentriamoci sull’ultimo punto che ti ho indicato tra i principali fattori di SEO on-page: l’URL.
L’ottimizzazione SEO del tuo sito ha bisogno di un’analisi capace di approfondire diversi aspetti. Richiedi una consulenza SEO e scopri cosa possiamo fare per te.
Che cos’è un URL?
L’URL è l’acronimo inglese di Uniform Resource Locator, ovvero una stringa di caratteri alfanumerici che localizza in modo univoco una risorsa presente su internet.
Per semplificare ed evitare di annoiarti, possiamo dire che la struttura di un URL relativa a una pagina web o blog post è costituita da:
- Un protocollo che consente di trasmettere le informazioni e accedere al server.
- Il nome di dominio che rappresenta l’indirizzo dello spazio in cui è ospitato il tuo sito web.
- Un percorso che specifica dove si trova la risorsa nello spazio web in cui il tuo sito è ospitato.
WordPress, il CMS (acronimo inglese di Content Management System) più utilizzato nel web, ti permette di scegliere come deve essere strutturato l’URL. Dal menu nel back-end di WordPress ti basta cliccare su – Impostazioni – selezionare l’opzione – Permalink – e scegliere tra le diverse soluzioni disponibili.
Permalink? Hai notato che è saltata fuori la parola “Permalink”? Di cosa si tratta? È un altro modo per indicare l’URL?
Scopriamolo.
La differenza tra URL e Permalink WordPress
Ebbene sì, il Permalink non è un collegamento permaloso, ma un URL permanente. È l’URL completo che permette di risalire a una pagina web. La differenza sostanziale tra URL e Permalink è quindi una banale sfumatura.
Con il termine URL viene identificata qualsiasi tipo di risorsa allocata in un server. Questo vale per la tua pagina web, come per altre risorse raggiungibili su un server tramite un protocollo diverso dal solito “https”. Tali risorse potrebbero essere spostate all’interno del server e cambiare indirizzo, dunque l’URL che permette di raggiungerle.
L’URL di ogni tuo blog post, o pagina web, non dovrebbe mai cambiare e per questo viene definito Permalink: URL permanente.
Se tu dovessi cambiare l’URL di un blog post indicizzato dai motori di ricerca, oppure condiviso sui social o da altri siti, causeresti un errore: un link interrotto. La tua pagina web non sarebbe più raggiungibile al vecchio indirizzo. Saresti costretto ad azioni di reindirizzamento che permettano di risalire al nuovo URL.
Se invece decidi di modificare la struttura Permalink del tuo sito WordPress, vuol dire che stai cambiando l’impostazione di tutti gli URL del tuo sito. È un’azione, che a sito web già avviato, può causare problemi di posizionamento delle tue pagine ed errori 404.
Tutto è risolvibile, ma tutto ha un prezzo.
Ecco perché quando avvii il tuo sito web è necessaria una pianificazione progettuale che definisca, tra le altre cose, anche la struttura dei tuoi Permalink.
Ti consiglio questo articolo: scopri come puoi trasformare l’errore – 404 page not found – in un’opportunità.
Dunque, il permalink è un URL permanente che identifica una pagina web. Ma che fine ha fatto lo slug?
Cos’è uno slug in WordPress
Lo slug è quella parte di URL che ti permette di identificare in modo univoco la tua pagina web. Dunque, in WordPress è quella parte di URL che puoi modificare quando scrivi un nuovo blog post. Questa considerazione rende ancora più importante la scelta del formato del tuo permalink WordPress.
Facciamo un esempio pratico con un URL reale:
https://www.goodworking.it/video-live-streaming-web-marketing/
Protocollo:// nome di dominio / slug: percorso della risorsa web/
I permalink devono fornire informazioni utili al lettore e ai motori di ricerca. Ecco perché è importante strutturarli affinché siano auto–esplicativi e consentano un’interpretazione che rispecchi la gerarchia delle informazioni.
Abbiamo visto cos’è un URL, capito che il permalink è un URL permanente e che lo slug è una porzione di URL che permette di identificare la tua pagina web.
Sei arrivato all’origine dell’incubo e come hai potuto vedere, seppur semplificato, non è poi così spaventoso.
Ora, considerata l’importanza della corretta struttura di un URL vediamo insieme come ottimizzarlo. Ricordi? È uno dei fattori principali della SEO on-page.
Opzioni delle strutture permalink WordPress
Abbiamo visto che WordPress ti consente di selezionare la struttura di default dei tuoi permalink. Facciamo una capatina nel back-end a andiamo a vedere le diverse opzioni disponibili:
- Semplice: https://www.nomedominio.it/?p=123
- Numerico: https://www.nomedominio.it/archives/123
Queste due opzioni, te le sconsiglio perché non ti consentono di comunicare al lettore di cosa stai parlando.
- Data e Nome: https://www.nomedominio.it/2018/05/24/articolo-di-esempio/
- Mese e Nome: https://www.nomedominio.it/2018/05/articolo-di-esempio/
Sono due soluzioni che potrebbero tornarti utili nel caso in cui tu abbia un sito di news.
- Nome: https://www.nomedominio.it/articolo-di-esempio/
Questa è una buona soluzione. WordPress imposterà di default il titolo del tuo post come slug del permalink. Quindi, com’è buona prassi, riassumi il tuo contenuto in un titolo attraente, però fai attenzione al permalink. Devi fare in modo che esprima i concetti chiave presenti nel tuo contenuto.
- Struttura personalizzata: https://www.nomedominio.it/%postname%/
Questa opzione ti consente di personalizzare, a tuo piacimento, il permalink. Quindi ti sarà possibile inserire anche la categoria in cui il contenuto è raggruppato. Per alcuni SEO inserire la categoria nel permalink è la soluzione ottimale.
Una cosa è sicura: una volta che hai deciso la struttura dei tuoi permalink e hai iniziato a pubblicare contenuti, rifletti molto bene prima di modificarla.
5 Consigli per ottimizzare URL e permalink WordPress
Quando si tratta di gareggiare nelle SERP dei motori di ricerca devi fare tutto il lecito possibile, affinché i tuoi contenuti siano le risposte alle query delle persone.
Dietro alla SEO c’è una scienza in continua evoluzione e non puoi tralasciare nulla. Devi prenderti cura anche degli URL e ottimizzarli affinché siano un fattore che concorra al posizionamento del tuo contenuto.
Le discussioni sulla lunghezza dell’URL e su come debba essere strutturato non sono ancora giunte alla creazione di un fantomatico manuale definitivo.
Alcuni preferiscono un URL più corto, altri più lungo. C’è chi omette la categoria, invece altri ottimizzano la struttura dei contenuti inserendo la categoria nel permalink.
Quelli che seguono sono 5 consigli per aiutarti a fare delle considerazioni. Sono linee guida che io cerco di seguire quando vado a strutturare i permalink in WordPress. Sfruttali al meglio e non smettere mai di cercare nuove soluzioni:
- Esprimi chiaramente di cosa parla il contenuto.
- Inserisci le parole chiave.
- Evita le stop words, se non aggiungono chiarezza.
- Non includere stringhe alfa–numeriche incomprensibili.
- Crea permalink brevi, intuitivi e facili da memorizzare.
Pensa a questi 5 consigli ogni volta che ti appresti a creare i tuoi permalink WordPress. Potrebbero essere la chiave di volta per ottenere URL ottimizzati e SEO-Friendly.
I permalink WordPress parlano alle persone e ai motori di ricerca
Come nei romanzi horror l’incubo sembra essere finito. Spero tu abbia una visione più chiara di cosa s’intenda con i termini URL, slug e permalink WordPress. Come ogni trama che si rispetti, sai bene che la SEO non è definitiva e alcune accortezze che oggi possono fare la differenza, domani potrebbero trasformarsi in un nuovo incubo.
Così come ti impegni a ottimizzare i permalink WordPress continua ad aggiornare le tue conoscenze.
Ricorda che non devi ottimizzare i permalink solo per te stesso, perché riguardano i tuoi lettori e i motori di ricerca. Quando pensi a come agire, metti le persone al centro. Questa è una massima che, se applicata al web, difficilmente ti porterà fuori strada.
Lo spazio riservato ai tuoi commenti è sempre aperto, sia che tu voglia condividere le tue pratiche di ottimizzazione dei permalink, che per chiedere eventuali delucidazioni.
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Paolo Albizzati
Complimenti Sergio, come al solito un articolo semplice nell’esposizione, chiaro nei concetti e completo nei contenuti! Utile per tutti ed esplicativo. Grazie.
Sergio Albertini
Grazie infinite Paolo, troppo buono. Mi auguro sia utile per chiarire questi concetti base. Ti ci ritrovi? Di solito come ottimizzi i permalink WordPress?
Paolo Albizzati
Ciao Sergio, i concetti e gli esempi che hai esposto sono chiarissimi. Per quanto mi riguarda dipende dal tipo di sito che devo creare, se si tratta solo di un blog il permalink ideale comprende data e nome, per gli altri utilizzo la struttura personalizzata, ma anche in questo caso…dipende: sito e blog interno richiedono maggiore attenzione. Comunque queste impostazioni di permalink sono quelli che fino ad oggi mi hanno dato le migliori ottimizzazioni ‘lato SEO’.
Sergio Albertini
Capisco, perché ogni scelta va contestualizzata e testata. Per il mio blog ho impostato di default il titolo del post, poi lo personalizzo.
Grazie per aver condiviso Paolo, te ne sono grato.