Storytelling 5 regole efficaci e 4 tool da provare

Storytelling: 5 regole efficaci (e 4 tool da provare)

Tempo di lettura stimato: 5 minuti

Inutile negarlo: lo storytelling è ormai divenuto una vera e propria arte, che racchiude in sé ricerca, alte competenze e una grande pianificazione. Portare avanti delle storie nel modo giusto, sostenendo la narrazione e coinvolgere la propria audience non è affatto facile.

Un’azienda, un prodotto, un evento oppure una persona: lo storytelling si può applicare a qualsiasi cosa, ma bisogna saper utilizzare questo strumento nel modo giusto, senza commettere errori e dosando sapientemente tutti gli elementi che lo compongono. Quali sono le regole da seguire e quali tool provare per realizzare in modo efficace la narrazione? Scopriamolo insieme.

Storytelling: 5 regole per renderlo efficace (e non sbagliare)

Gestire lo storytelling non è un’impresa semplice e spesso anche i più grandi professionisti si trovano in difficoltà. Esistono però alcune regole da non dimenticare mai, per non sbagliare e rendere la tua comunicazione efficace.

#1 Studia l’audience di riferimento del tuo storytelling

Ogni narrazione è un prodotto a sé che deve essere costruito e modellato in base all’audience di riferimento. Ciò significa che il tono di voce e l’esposizione devono essere coerenti con l’oggetto dello storytelling, che sia un brand oppure un evento. In sostanza quello che crei deve essere credibile agli occhi del tuo target, coerente ed efficace.

#2 Ispirati al giornalismo quando costruisci la storia

Nello storytelling è fondamentale ispirarsi a una regola base del giornalismo, quella delle 5 W. Quando plasmi la storia assicurati che rispetti questo criterio e che risponda alle cinque fatidiche domande. Chi? Dove? Quando? Come? Perché? Questi quesiti dovranno guidarti: chiarisci da subito il soggetto della narrazione, crea una trama coerente, contestualizza gli eventi dal punto di vista del tempo e dei luoghi, infine specifica perché i fatti si succedono.

#3 Non riempire la narrazione con troppe informazioni

Una storia per essere efficace ha bisogno di essere anche credibile. Ciò significa che dovrai studiare ogni aspetto – anche il più piccolo – della tua narrazione, senza lasciare nulla al caso. Scegli bene le fonti, optando per quelle più autorevoli, in modo da rendere sicure le tue informazioni. Cerca di confermare sempre in modo sicuro le affermazioni che vengono fatte nello storytelling, ricordandoti che a volte meno è meglio di più. Evita di esagerare e taglia il superfluo per arrivare dritto al punto.

#4 Sfrutta le immagini per creare lo storytelling

Se conosci bene la tua audience dovrai fare in modo che comprenda da solo il messaggio che vuoi inviare. Come? Esprimendolo da un punto di vista visivo e lasciando che lo intuisca. A volte le immagini sono più forti delle parole e sono in grado di rafforzare l’efficacia persuasiva dello storytelling.

#5 Pianifica la storia in ogni aspetto, dall’inizio alla fine

Una narrazione efficace è prima di tutto coerente. Per questo motivo devi conoscere da subito come inizierà, ma soprattutto come andrà a finire la tua storia. Pianifica ogni aspetto, lega gli eventi in modo logico, rendendo tutto più attendibile e tangibile, solo così il target di riferimento rimarrà sedotto dallo storytelling. In caso contrario la magia svanirà in un batter d’occhio.

Storytelling: 4 tool da provare

Le storie rimangono impresse, suscitano emozioni e creano un legame. Per questo motivo lo storytelling nel corso degli anni è diventato sempre più fondamentale. Una narrazione efficace risveglia la parte più profonda di noi e si insinua sotto la pelle, ma per renderla impeccabile servono gli strumenti giusti. Un legame emozionale con l’audience non si crea dal nulla, esistono però alcuni tool che possono aiutarti a creare uno storytelling perfetto.

#1 TimelineJS – una timeline per il tuo storytelling

Questo tool prende il nome da una timeline, situata nella parte inferiore dello schermo, su cui vengono presentati testi, video e immagini. Attraverso le finestre riferite ai singoli eventi si accede a uno slideshow. I dati vengono mostrati e distribuiti nella timeline, secondo una logica molto particolare. La distribuzione cronologica può essere arricchita con file audio, link e contenuti di social media. TimelineJS consente di ampliare la presentazione dei contenuti in continuazione, in modo da coinvolgere ancora di più gli utenti e renderli parte del progetto.

Senza dubbio si tratta di uno strumento semplice da utilizzare, che rende ogni storia facilmente riconoscibile, ma presenta comunque dei limiti fornendo una sola forma di visualizzazione delle informazioni.

#2 Storyform – un tool per lo storytelling integrato con WordPress

Considerato fra i migliori tool per user experience, Storyform è un valido strumento per fare storytelling. Ottimizza in modo automatico tutti i contenuti nel layout, consentendo all’utente di dedicarsi totalmente all’inserimento dei video e delle immagini. Permette di integrare facilmente le stories su WordPress, di aggiungere didascalie, video a tutto schermo oppure come sfondo. Il tool è disponibile in una versione gratuita, con limitazioni, oppure in alcune varianti a pagamento, di cui una totalmente dedicata alle aziende.

L’integrazione con WordPress e il design responsive rendono Storyform un ottimo strumento per fare storytelling. L’unica pecca sono i limiti nel numero di visualizzazioni di ogni pagina e nel caricamento dei contenuti.

#3 Thinglink – uno storytelling coinvolgente con video e immagini da cliccare

Thinglink regala una narrazione molto particolare che attira da subito l’attenzione dell’audience. Questo tool infatti consente di creare storie con immagini su cui cliccare. Gli utenti si trovano di fronte un’interfaccia visiva su cui possono selezionare dei singoli elementi con il mouse, accedendo a elementi specifici. Le informazioni comprendono dati come immagini, audio, link o testo e si aprono su un’altra finestra. Il sistema è semplice, ma di grande impatto perché risveglia la curiosità e favorisce un uso intuitivo.

Fra le particolarità del tool c’è senza dubbio quella di integrare le immagini a 360 gradi che rendono lo storytelling ancora più appassionante. Il suo punto di forza è una narrazione interattiva e non lineare, che rende l’utente più libero e lo coinvolge, stimolandolo nella scoperta delle informazioni.

#4 StoryMapJS – storytelling attraverso i luoghi

Questo tool molto particolare sfrutta la curiosità suscitata dai luoghi geografici, sui quali costruire una storia accattivante e coinvolgente. La narrazione geografica di storie è un aspetto molto interessante dello storytelling che StoryMapJS realizza utilizzando carte storiche, cartine e mappe delle città. I punti di interesse vengono collegati con specifici segnaposto, cliccandoci sopra gli utenti accedono alle informazioni multimediali. In questo modo è possibile, ad esempio, raccontare la storia di un’azienda o di un brand, ma anche un evento oppure serie tv, plasmando una storia digitale che sia divertente e appassionante.

Il tool è open source ed è stato ideato da Knight Lab Foundation, che fa parte della Northwestern University. Offre una serie di modelli di carte, ma anche la possibilità di caricare delle proprie immagini e crearle ex novo. Interessante anche la funzione che consente di modificare fotografie e dipinti.

Per concludere

Lo storytelling può rivelarsi molto potente, ma è importante saperlo usare nel modo giusto e seguire alcune regole. Se non conosci la tua audience non riuscirai mai a produrre una storia che sia efficace e che crei interesse, per questo prima di iniziare studia con attenzione le persone a cui ti rivolgi. Non riempire la narrazione con troppe informazioni e cerca di seguire sempre la regola delle 5 W. Pianifica ogni aspetto e non tralasciare mai il potere delle immagini. Infine impara a sfruttare al meglio i tool per fare storytelling: saranno lo strumento che ti consentirà di rendere ancora più efficace la tua storia.

Valentina Vanzini
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