Catturare attenzione con video incisivi

Cattura l’attenzione: video incisivi per il tuo progetto web

Tempo di lettura stimato: 5 minuti

Il 91% degli italiani guarda video online. A dirlo è l’ultima indagine di We are social che registra come questo trend sia in costante aumento. Che si tratti di video divertenti, reel, contenuti di influencer, guide o approfondimenti vari i video piacciono e anche tanto. Ed è quindi una realtà con la quale chiunque voglia sviluppare un progetto web vincente deve confrontarsi. Facciamolo insieme.

Perché piacciono, come (e quanto) piacciono: tutto quello che devi sapere sui video

Ci sarebbero profonde e interessanti ricerche sociologiche da condurre per capire perché i video piacciono così tanto e perché piacciono tanto rispetto ad altre tipologie di contenuto. Possiamo sicuramente individuare alcuni elementi utili da tenere sempre bene a mente.

Innanzitutto perché i video sono semplici da seguire. Se non è facile realizzare dei video realmente incisivi e accattivanti è molto immediato, specie mentre si sta scrollando sui social, seguirli. Anche perché, se voleste trovare informazioni su come si configura un software o come si aggiusta un prodotto cosa vi risulta più chiaro: un video o un articolo di un blog? I video garantiscono un’immediatezza che altre tipologie di contenuto non hanno (o non hanno nella stessa misura).

Inoltre i video sanno essere coinvolgenti perché prevedono contemporaneamente l’utilizzo di immagini (statiche o in movimento), suoni, voci ed effetti. Un mix potenzialmente esplosivo capace di tenere alta l’attenzione anche per più minuti.

Grazie ai video, ancor più di altre tipologie di contenuti, si può esprimere un tono di voce, una brand identity e un tipo chiaro di comunicazione in maniera immediata e facilmente riconoscibile. È anche un formato comodo da seguire anche quando si è in movimento e può richiedere un impegno minimo (come invece può servire per un testo scritto). Infine è una tipologia di contenuto che può essere integrata e diffusa su moltissime piattaforme: dagli articoli dei blog ai canali social aziendali e personali, offrendo una versatilità davvero interessante.

Video Marketing: come realizzare una strategia video vincente

Bene, abbiamo visto come i video possano essere davvero potenti come mezzi di comunicazione. Ora dobbiamo definire alcuni elementi chiave per evitare di banalizzarne il potenziale e sfruttarli realmente a proprio vantaggio. Procediamo per gradi.

#1 Non basta fare video

Sì, i video sono importanti (forse anche fondamentali) ma non pensare che basta girarne uno per avere successo. Né che basti fare video stupidi (come con una certa superficialità si sente spesso dire) per ottenere tantissime visualizzazioni e reaction (confondendo il mezzo con il fine). Quando si fa un video, così come quando si fa qualsiasi cosa nell’ambito della comunicazione, bisogna avere qualcosa di interessante da dire. È questo, insieme alla tecnica del video a fare la differenza. Certo, bisogna poi investire e definire una strategia di marketing adeguata, ma questa senza un video che valga la pena di essere guardato, si rivela inutile e solamente dispendiosa.

#2 Che tipo di video? Definisci gli obiettivi

I video non sono tutti uguali e per capire quale tipologia sfruttare (e quindi come realizzare un video di qualità) è necessario capire cosa (e a chi) si vuole comunicare. Molto dipende, ovviamente, anche dalla propria attività e dai canali su cui si distribuiscono i video. Vediamo qualche esempio.

Per lanciare o rafforzare l’identità di un brand si possono creare dei video “istituzionali” e formali con i quali comunicare con un determinato tipo di target. In presenza di eventi aziendali è possibile effettuare dei video con un best of di quanto accaduto magari prevedendo anche di estrarre delle clip da sfruttare anche a distanza di tempo.

Ottimi video, anche se meno rapidi ma di grande valore, sono quelli con delle interviste a esperti del settore e partner commerciali tramite i quali spiegare e approfondire determinati argomenti. Ci sono poi i cosiddetti how-to videos, ovvero i video che spiegano come si realizza quel prodotto. Esempi di successo sono le ricette culinarie dei ristoranti o le fasi produttive dei vigneti e dei frantoi che portano alla nascita di vini e oli. Ma anche quelli di altri settori meno popolari ma che, per la propria nicchia di riferimento, possono essere davvero interessanti e di valore. Come quelli esplicativi di istruttori e personal trainer che spiegano un esercizio e danno consigli utili su come svolgerlo al meglio.

Abbiamo poi video pubblicitari di lancio di un prodotto o servizio (teaser), video formativi utili per spiegare delle novità o approfondire alcuni dati, i video VR, AR e 360° per far entrare l’utente dietro le quinte della propria azienda e i video live che riflettono ciò che accade in tempo reale.

#3 Non basta fare (un solo) video

Non è un video che porta vendite e autorevolezza, ma la strategia che ha portato alla loro creazione e alla qualità di ciò che si propone. Ecco quindi che è doveroso prevedere una serie di video, sfruttando il potere dello storytelling, che permetta di raccontare, approfondendo laddove necessario, un determinato prodotto, le caratteristiche di un servizio, la storia dell’azienda, la scelta di una partnership, eccetera. A volte è meglio non pretendere di esaurire tutto in un unico contenuto, ma distribuirlo in maniera intelligente nel corso del tempo.

#4 Perché copiare quando puoi essere originale?

Un aspetto critico che vale non solo per i video ma per tutti i contenuti social: l’originalità. Quante volte vi è capitato di vedere un format o un tipo di comunicazione e poi ritrovarlo replicato da tutti? Questo modo di fare pecca di originalità e porta a non realizzare contenuti di qualità (quelli realmente di valore per le persone e, quindi, anche per la SEO). È sicuramente difficile essere originale, ma riuscirci è la chiave del successo per distinguersi nel proprio settore. La competitività non è solamente vendere a un prezzo minore lo stesso prodotto, ma anche rendersi più qualificati e autorevoli verso il target a cui ci si rivolge. Non è necessario per forza fare cose stravaganti o straordinarie, a volte la semplicità sa essere più originale e interessante di quanto si possa immaginare.

#5 Programmazione e analisi dei dati

La realizzazione di video non è frutto del caso, ma di una precisa strategia. Ecco quindi che va definita e programmata per tempo. Non solo per dare a chi si occupa di girare le riprese e di montare i video di avere il tempo adeguato per farlo, ma anche perché i video fanno parte di un piano editoriale più ampio che riflette la strategia con gli obiettivi che ci si è posti di raggiungere. Definire gli obiettivi prima aiuta anche a valutare il successo dopo. Dalle aspettative si stabiliscono le risorse da prevedere e le modalità con cui perseguire quegli obiettivi; quindi dall’analisi dei dati si ottiene un quadro di quanto si è riusciti a fare e quanto no, ottenendo informazioni preziose per migliorare costantemente.

Non fare video ma falli fare (a chi li sa fare)

Fare video, così come realizzare grafiche, scrivere testi, sviluppare siti, eccetera è una competenza che non si improvvisa. Avere uno smartphone in mano permette di girare video e caricarli sui social, ma non è quello che fa una strategia web di successo. Se è questo quello che stai cercando è importante analizzare il settore e individuare quali video realizzare e come utilizzarli all’interno della propria comunicazione aziendale. Un lavoro che necessita di conoscenze e aggiornamento delle dinamiche che animano i social e il web; un lavoro che va oltre il “semplice” singolo video e che non può essere ignorato o banalizzato. Perché anche quei video apparentemente semplici che conquistano il web (che diventano virali) sono frutto di analisi e tanto, tanto, lavoro.

Good Working
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