Il Covid-19 fa volare l'e-commerce: ne parliamo con Giovanni Le Coche

Il Covid-19 fa volare l’e-commerce: ne parliamo con Giovanni Le Coche

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La clamorosa emergenza sanitaria che stiamo vivendo, e di cui solo ora s’inizia a intravedere un seppur minimo spiraglio, ha portato a una crescita esponenziale delle vendite online. Del resto, non poteva essere altrimenti. Con gli italiani chiusi in casa, non esiste altro modo che acquistare prodotti tramite internet. Ed ecco dunque che la pandemia di Coronavirus si trasforma in un ulteriore trampolino di lancio per il settore e-commerce. Questa situazione ha portato a dare ancora maggior forza alla considerazione che da anni viene posta, ovvero quella che sottolinea la necessità di investire nel commercio elettronico. Questa trasformazione del panorama commerciale che, a causa della pandemia, continuerà a espandersi in ogni settore, portando a una rivoluzione totale. Anche in tal senso possiamo dunque dire che c’è stato un prima e un dopo il Coronavirus.

Prendere consapevolezza del ruolo centrale assunto oggi dal commercio online non è però sufficiente, bisogna poi passare ai fatti e costruire la propria vetrina digitale. Già, ma come? In che modo gestire un’attività commerciale sul web? Abbiamo posto tali quesiti, e altri ancora, al SEO Giovanni Le Coche.

# Ciao Giovanni, come te la passi? In che modo sta vivendo un periodo così particolare un SEO Specialist come te?

Ciao Vincenzo. Tutto bene, per ora… ?

È un periodo abbastanza particolare, in cui bisogna prestare molta attenzione ai cambiamenti repentini non tanto del motore in sé, ma quanto delle query e di come il mondo (ovvero gli utenti) sta modificando l’ambito di ricerca, al fine di non essere pronti oggi per oggi, ma pronti oggi per domani.

# Prima di addentrarci nel cuore dell’intervista, puoi raccontarci a grandi linee di cosa ti occupi e la storia dell’agenzia Arkys?

Arkys è un’agenzia nata nel 2009, da un sogno mio e di Pierfrancesco Rizzo (CTO e Co-founder). Siamo nati in un periodo in cui tutte le aziende stavano chiudendo e, oggi, dopo 10 anni, ci troviamo purtroppo nello stesso periodo (ogni dieci anni, una nuova sfida!). L’agenzia si occupa di Digital Marketing a 360°.

Al momento abbiamo tre sedi: Cosenza, Battipaglia e Milano. Siamo in 14, divisi tra le varie sedi. Personalmente mi occupo di gestire al meglio l’agenzia e i colleghi che lavorano con noi, oltre che di tutto ciò riguardante i progetti digital, con particolare verticalizzazione alla SEO, il mio amore da sempre.

# La pandemia di Coronavirus sembra aver dato una spinta ulteriore a un settore, quello dell’e-commerce, che godeva già di ottima salute. Non ritieni che allo stato attuale diventi ancora più impellente trasformare un’attività commerciale “standard” in una digitale?

In realtà, caro Vincenzo, non credo godesse di ottima salute. Tutt’altro. Ma chi ha investito prima (e bene) oggi si trova a veder ripagato il suo lavoro, seppur con molte difficoltà logistiche e di gestione. L’emergenza ha modificato molte abitudini e ha fatto scoprire nuove opportunità agli utenti e, quindi, alle aziende.

Concordo con te! Le attività che non sono digital hanno, oggi come non mai, necessità di evolvere online. L’opportunità è troppo grande da non essere sfruttata. Tuttavia, bisogna tener conto dei risvolti economici e delle difficoltà per gli imprenditori, a livello economico soprattutto.

# Quali sono i vantaggi che la presenza online può dare a un Brand desideroso di farsi strada in un particolare settore commerciale?

Da bravo ingegnere potrei dirti che tendono ad infinito. ?

In verità, basta che un imprenditore medio (soprattutto gli anti digital) pensi per un attimo ai dati di hotsuite del 2020, relativi al mondo online. È oramai chiaro che tutti hanno uno smartphone, che tutti fanno ricerche, che tutti hanno voglia di condividere informazioni sui social media. Quindi, il mercato offre molte possibilità. Soprattutto grazie agli utenti che forniscono le risposte, volontariamente o involontariamente, a quelli che i marketer chiamano: domande consapevoli e latenti. Non solo si possono incrementare lead e conversioni, quanto si può capire cosa cercano le persone/utenti, al fine di migliorare la propria comunicazione e, soprattutto, il proprio brand.

# Come pubblicizzare un negozio virtuale? Quali sono i canali assolutamente imprescindibili per promuovere un e-commerce?

Beh, anzitutto ha bisogno di una struttura ben fatta (Website), senza la quale ogni lavoro digitale potrebbe essere vano. Successivamente è fondamentale avere una buona strategia online, sempre aggiornata, che DEVE partire da ciò che il brand offline ha. Dai mezzi logistici a quelli finanziari che servono, insieme ad altri, per analizzare ambiente interno ed esterno, al fine di una buona analisi Swot. L’ultimo step è l’analisi dei dati. Leggerli è facile, interpretarli è complicato. ?

Un e-commerce, a mio avviso, deve avere tutto! È scontato che la partenza è un sito web ben strutturato, ottimizzato e che rispetti tutte le buone norme della User Experience. SEM (SEO + SEA), Social Media Marketing, Email Marketing, Affiliate Marketing e potrei proseguire a lungo, sono le attività che devono essere svolte. Non si può lasciare nulla fuori, perché tutti i canali rivestono la loro importanza, chi più e chi meno.

# Essendo un esperto della SEO, chi meglio di te può svelarci qualche segreto sui “misteri” di Google. A tal proposito, ti chiedo questo: ottimizzazione dei contenuti di un sito e-commerce, cominciamo da quel che accade dietro le quinte (ovvero nel codice)… qualche dritta da parte tua?

Google non ha misteri. Google è il mistero! ?

Scherzi a parte, il mio suggerimento principale, ovviamente dopo tutte le operazioni base, è quello di ottimizzare al meglio le schede prodotto. Ho registrato anche un webinar con gli amici di SEOZoom in merito a questo argomento:

Credo che una delle cose più importanti siano i dati strutturati e far sì che il crawl budget impiegato dal motore sia ottimizzato al meglio.

# Quanto possono incidere l’usabilità e le performance per i destini di un e-commerce?

Sono entrambi fondamentali. È importante far capire subito all’utente cosa vendiamo e quale sia il miglior percorso per arrivare alla conversione. Per far ciò non solo devi prestare molta attenzione all’usabilità, ma maggiormente alle performance, velocizzando i caricamenti delle pagine. Gli utenti hanno fretta e vogliono tutte le informazioni subito e nel posto giusto. Ora hanno un po’ di tempo in più, ma non rinunciano ad avere la risposta alla loro domanda nel più breve tempo possibile.

# Cosa puoi dirci in merito alla struttura di un negozio virtuale? Al di là del settore di riferimento, quali ritieni siano le caratteristiche chiave di una vetrina online, in particolar modo per quel che riguarda le singole pagine prodotto?

La mappatura delle categorie, strutturata su una buona keyword research, che oggi come non mai si basa molto sul search intent. Se realizzi bene il tuo sito non soltanto farei un piacere al motore di ricerca, che ti premierà per questo, ma anche ali utenti, perché fornirai un percorso semplice e veloce. Come ho scritto prima una scheda prodotto deve essere ottimizzata per il bot e per gli utenti.

Pensaci bene: avere una bella casa è il sogno di tutti. Ma quale utilizzo devi farne? Se vuoi godertela tu con la tua famiglia, è importante che sia funzionale, ma se vuoi vantarti con gli amici deve essere bella per loro, non solo per te. Ma, soprattutto, deve essere funzionali agli ospiti.

# Si parla spesso di link building e della sua importanza all’interno di una strategia SEO. Secondo la tua esperienza professionale, quant’è importante riuscire a tessere una vasta tela di collegamenti tra vari siti internet?

A parità di fattori, la link building, che piaccia o no, resta una delle tecniche migliori e maggiormente performanti per un e-commerce e, più in generale, per un posizionamento organico. Come tutti sanno, però, essendo una tecnica manipolativa, deve essere ben strutturata, perché il pericolo (la penalizzazione) è dietro l’angolo e, in un attimo, può danneggiare tutto il lavoro svolto fino a quel punto. Già di suo Google con i suoi upgrade, a volte anche senza senso logico, ci mette in difficoltà. Non possiamo rischiare e dargli noi “una mano”.

# Ultima domanda a bruciapelo: un blog aziendale può essere d’aiuto per attirare gli utenti e portare traffico qualificato a un e-commerce e, se sì, che caratteristiche devono avere gli articoli pubblicati?

Sì, utilissimo. A patto che non si usino sempre e solo gli stessi articoli triti e ritriti. Ci vuole qualcosa di utile per gli utenti che tenga conto degli aspetti SEO. In buona sostanza, guarda i tuoi competitors e considera la search intent. Sicuramente farai un buon lavoro.

Magari non con articoli di 100 parole scritti solo per sperare di posizionarti. ?

Ringrazio il collega Giovanni Le Coche per il tempo dedicatoci e per le sue parole, che son certo potranno essere molto utili per gli utenti che seguono il blog dell’agenzia Good Working.

Vincenzo Abate
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