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SEO On-Page: cos’è e come funziona l’ottimizzazione

Tempo di lettura stimato: 5 minuti

La SEO On-Page rappresenta un elemento fondamentale per chi vuole ottimizzare un sito web e si approccia al mondo della SEO. Quest’ultima è un microcosmo formato da diversi elementi collegati fra loro in cui ognuno può produrre effetti diversi e influenzare le prestazioni del sito.

Per rendere performante ed efficiente una pagina web dunque è necessario, prima di svolgere attività all’esterno, agire dall’interno.

SEO On-Page: cos’è e perché è importante

Che cos’è la SEO On-Page? L’espressione fa riferimento all’ottimizzazione degli elementi di una pagina web e contribuiscono al posizionamento nei motori di ricerca. Già da questa prima definizione potrai capire che si tratta di un’attività piuttosto complessa e coinvolge numerosi componenti e vanno dall’architettura all’usabilità della pagina, passando per le keyword, i link interni, i titoli, le URL e i contenuti.

Come ogni sito web è un sistema costituito da diverse entità legate fra loro, anche la SEO è un ecosistema organico in cui è necessario non concentrarsi solo su un aspetto, ma curarne diversi. Per creare il ranking delle SERP, Google prende in considerazione oltre 200 fattori. In realtà però per ottimizzare un sito basta concentrarsi su cinque aree importanti che consentono di potenziare la SEO On-Page. Si tratta di aspetti chiave da monitorare e sviluppare sempre.

Il presupposto è semplice, se si curano tutte le aree si potrà ottenere un buon posizionamento nei motori di ricerca. Curare solo un aspetto e trascurare gli altri, invece, porterà a effetti negativi. Se la user experience è negativa, servirà a poco avere tanti backlink, allo stesso modo contenuti di alta qualità non apporteranno nessun beneficio se non verranno sommati a un buon uso delle keyword.

SEO On-Page: gli elementi da tenere in considerazione

Quali sono i fattori da valutare nella SEO On-Page? Secondo gli esperti sono fondamentalmente cinque: contenuto, link interni, responsivity mobile, struttura e user engagement.

SEO On-Page: il contenuto

Il primo elemento da prendere in considerazione nella Seo On-Page è il contenuto. Cosa devi fare? Il search intent è un buon punto da cui partire per organizzare il tuo lavoro. Cerca di comprendere cosa porta gli utenti verso la pagina del sito web e il legame con la parola chiave. Solo in questo modo riuscirai a dare alla audience ciò che vuole. Analizza la SERP e prova a capire quali sono le valutazioni fatte da Google. Il tuo obiettivo è quello di trovare una keyword research il più aderente possibile all’intent, fornendo anche parole chiave correlate per argomenti secondari. Così potrai rispondere in modo esaustivo a tutte le domande degli utenti.

Un ruolo chiave da sempre viene svolto dai tag SEO, ossia title e header con il compito di specificare e anticipare il contenuto di un testo, organizzando le informazioni che vengono fornite. Questi aspetti rendono le pagine molto più facili da scansionare e permettono di attirare l’attenzione degli utenti. Un’operazione semplice è, ad esempio, quella di inserire le keyword principali in tag title, slug URL e titoli della pagina, ma anche negli header delle varie sezioni (H2, H3 etc.).

SEO On-Page: l’user engagement

L’ottimizzazione dell’user engagement è un altro aspetto da non bisogna trascurare. I fattori da valutare sono le pagine per sessione, il click-through rate e la frequenza di rimbalzo, legati sia ai motori di ricerca che al comportamento degli utenti. Chi atterra sul sito infatti deve non solo essere attratto, ma restarci e compiere la conversione voluta.

SEO On-Page: responsivity mobile

La navigazione mobile è un elemento troppo spesso viene trascurato nell’ottimizzazione, ma in realtà è di vitale importanza. Gli utenti navigano usando dispositivi mobile hanno bisogno di una particolare cura, soprattutto in un’epoca in cui è d’obbligo essere competitivi anche in questo aspetto. Non a caso per Google è divenuto, nel corso degli anni, prioritario. Migliorare la responsivity è uno degli step della SEO On-Page. Per prima cosa assicurati che il web design del tuo sito rispetti le linee guida e i criteri previsti, ricordati di marcare tutte le pagine con codici AMP usando il tuo CMS e migliora la velocità con una riduzione delle risorse on site.

SEO On-Page: struttura

La struttura tecnica della pagina va resa performante perché può influire sul posizionamento delle keyword e l’interazione con gli utenti. Contenuti ottimi rischiano di non essere valorizzati se la struttura con il compito di sostenerli non è buona. In questo caso concentrati sulla pulizia delle URL e sulla sicurezza. Il protocollo HTTPS, come è noto, garantisce una sicurezza nelle transazioni e rappresenta un elemento di ranking per Google. Evita la presenza di collegamenti misti oppure pagine http le quali non reindirizzano verso la risorsa giusta. Per farlo analizza in profondità il tuo sito web, individuando eventuali errori e correggendoli.

Il trucco in più? Facilitare la scansione di Googlebot. Diversi siti rendono complicata la vita ai motori di ricerca e i crawler navigano al loro interno usando i link forniti dalla Sitemap nella home page. Per la SEO On-Page assicurati che il tuo sito sia scansionabile e le pagine con priorità siano valorizzate.

SEO On-Page: i link interni

La connessione fra le pagine interne di un sito web permette di raggiungere numerosi obiettivi, come una gestione efficace dei contenuti e la realizzazione in home di una link building. La rete di link infatti ti aiuta a creare un percorso che gli utenti (e i motori di ricerca) possono seguire. Cosa fare? Puoi, ad esempio, indirizzare link da pagine di una categoria superiore verso delle pagine orfane, in questo modo potranno avere dei benefici e indicizzarsi. Questa strategia può rivelarsi utile per portare i lettori a consultare altri contenuti interessanti. Invitarli ad approfondire il contenuto e a scoprire nuove sezioni è il modo migliore per perfezionare l’ottimizzazione.

Per concludere

La SEO è un microcosmo costituito da diversi elementi in equilibrio fra loro in cui ognuno ha un peso specifico ed è collegato agli altri. Per questo motivo prima di svolgere qualsiasi attività all’esterno è d’obbligo occuparsi della SEO On-Page. Si tratta di un lavoro chiave, prevede l’ottimizzazione di tutti i fattori di una pagina web che contribuiscono al posizionamento sui motori di ricerca. Questa è un’attività complessa e coinvolge numerosi aspetti, dall’architettura ai link sino all’usabilità. Per gli esperti, però, sono cinque gli elementi da curare nei minimi dettagli. Prima di tutto il contenuto, per costruirlo si deve partire da un’analisi del search intent. Capire cosa vogliono gli utenti è fondamentale per migliorare l’ottimizzazione, come lo è trovare la keyword giusta e quelle correlate per rispondere a tutte le domande sul tema.

L’user engagement è un aspetto il più delle volte viene trascurato, in realtà i fattori da valutare dovrebbero essere la frequenza di rimbalzo e le pagine per sessione, in modo da spingere chi entra nel sito a rimanere. Altri fattori da tenere in considerazione sono la responsivity mobile e la struttura. Nel primo caso la navigazione mobile deve essere perfezionata non solo per migliorare l’esperienza dell’audience, ma anche per rendersi più competitivi ed essere premiati dai motori di ricerca.

Per quanto riguarda la struttura, invece, è basilare garantire la sicurezza tramite il protocollo HTTPS, evitando il collegamento con pagine http. Infine non bisogna dimenticare i link interni: le pagine del sito devono essere legate fra loro in modo organico creando un percorso utile per gli utenti e per i motori di ricerca, con approfondimenti interessanti e la possibilità di scoprire nuove sezioni.

Valentina Vanzini
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