Storia della SEO

Storia della SEO: dagli anni Novanta ad oggi

Tempo di lettura stimato: 5 minuti

Oggi faremo un viaggio lungo più di 20 anni ripercorrendo la Storia della SEO e la sua evoluzione nel tempo, dalla nascita di internet e dei primi database di informazioni fino all’utilizzo massiccio del web da parte degli utenti di tutto il mondo.

Poi, affronteremo insieme l’argomento ottimizzazione più nel dettaglio, guardando ai principali fattori di Google Pagerank, quali sono gli elementi più importanti per posizionare un sito web e come si è evoluta la disciplina negli ultimi anni.

Nascita del world wide web e della SEO

La nascita della SEO è strettamente legata a quella del world wide web, Tim Berners Lee fu il primo a pubblicare un sito web nel 1991 al CERN. L’invenzione di quel luogo virtuale a cui potevano accedere tutti gli utenti (o quasi perché inizialmente nessuno aveva un computer) fu un esperimento talmente apprezzato che nel giro di pochi anni furono moltissimi gli informatici che lanciarono un sito web.

Alla fine degli anni Novanta organizzazioni e aziende come Apple, Coca Cola, Nasa lanciarono i loro siti web. In Italia, uno dei primi siti internet di informazione fu quello del quotidiano Repubblica, oggi uno dei siti più visitati nel nostro Paese con un traffico mensile di 16.795.865 di utenti dato aggiornato su SEOZoom in data 25 febbraio 2020 (18° in Italia dopo giganti come Google, Youtube, Wikipedia, Facebook, Treccani etc.).

La moltiplicazione dei siti e l’arrivo della SEO

Alla nascita di internet vi erano delle limitazioni che non consentivano alle aziende di utilizzarlo per promuovere le proprie attività, quando nel 1995 la National Science Foundation smise di sostenere la ricerca e lo sviluppo di internet la porta si aprì anche a questa opportunità e ci si rese conto del grande potenziale che poteva esserci.

Quando i grandi colossi USA della tecnologia e di altri settori in voga crearono i loro siti web non c’era nessun tipo di concorrenza su internet, erano i primi a creare una strada che si sarebbe presto saturata. È così che man mano che il web veniva utilizzato da persone comuni e non più relegato ai soli contesti informatici che le società iniziarono la corsa verso il world wide web.

Alla fine degli anni Novanta i siti si moltiplicavano di giorno in giorno e questo fece comprendere che era fondamentale trovare degli elementi per differenziarsi e per far percepire il valore dei propri contenuti a motori di ricerca, è proprio così nacque una delle discipline che negli anni a seguire si sarebbe diffusa in modo capillare: la SEO, ottimizzazione sui motori di ricerca.

Il ruolo di Google

Quando si parla di motori di ricerca oggi ci si riferisce soprattutto a Google, ma alla fine degli anni Novanta vi erano altre società che consentivano di effettuare ricerche sul web e offrivano numerosi servizi dalla posta elettronica a software amministrativi, come Yahoo (1994), Ask (1996), Start page (1998) per citarne alcuni.

Con il tempo Google, nato nel 1997, divenne il principale motore di ricerca sbaragliando tutti i suoi concorrenti. Ecco citati alcuni degli elementi distintivi di Google in modo da comprendere così il suo successo:

  • Soddisfaceva alla necessità di ricerca degli utenti (gli altri si potevano definire più directory di elementi spesso non ordinati);
  • Era semplice e alla portata di tutti, non era importante conoscere il funzionamento di internet, ma solo cercare quello di cui si aveva bisogno;
  • Crearono un algoritmo fenomenale per la catalogazione delle informazioni (inizialmente nasce proprio per questo) così che utenti trovassero esattamente ciò che cercavano.

Inoltre, il successo di Google è da ricondurre al fatto che non si è mai fermato alla sola area di database di informazioni ma si è ampliato sempre di più lanciandosi anche nei settori video, tecnologia e negli ultimi dieci anni vocal search (vedi Google Home).

Ottimizzazione e Google ormai sono parole strettamente legate e a meno che non si seguano particolari settori di business in Paesi come la Russia o la Cina, dove i motori di ricerca ufficiali sono Yandex e Baidu, Google ha il primato negli USA e in Europa.

Fondamentale è quindi conoscere i fattori di Google Pagerank che permettono ad un sito web di scalare le vette del motore di ricerca e arrivare tra i primi 3 posti (quelli più ambiti).

I fattori di Pagerank

I primi siti web non necessitavano di particolari ottimizzazioni, erano i primi indisturbati ad aprire la strada di internet, quando il numero di siti iniziò a crescere anche i motori di ricerca adottarono delle misure di “valutazione” per dare la priorità nella Serp ad un sito piuttosto che ad un altro. Tra webmaster ci si rese conto che non bastava più semplicemente creare un sito web, ma diventava fondamentale migliorarne il contenuto al fine di farlo valutare come il migliore della sua categoria dall’algoritmo.

In principio il primo fattore di Google Pagerank era il contenuto all’interno della pagina, quella che oggi viene catalogata come una delle aree della SEO: la SEO on page. In dettaglio aspetti importanti da considerare e ottimizzare sono:

  • Inserimento strategico della parola chiave;
  • Titoli di pagine e articoli;
  • I tag: tag title e meta description;
  • L’url più coerente possibile con il contenuto;
  • Immagini ottimizzate per dimensioni, peso e descrizioni dettagliate;
  • Video inseriti in modo corretto (ancora meglio se su Youtube).

Tenere conto di questi fattori di posizionamento bastava per garantire una buona posizione nella Serp di Google, ma oggi moltissimi siti effettuano ottimizzazioni on page, di conseguenza questa attività si è affinata sempre di più tanto da diventare relegata quasi solo ai SEO Specialist.

Di fatto, per quanto si possa leggere sull’argomento e avere delle buone idee, solo un esperto potrà dirti quali sono gli step fondamentali per aumentare le opportunità di posizionamento. Oggi, esistono delle vere e proprio macro-aree da tenere in considerazione quando si vuole creare e ottimizzare un sito, per citarne alcune:

  • Fattori di dominio: anzianità, parola chiave contenuta al suo interno;
  • Fattori di ottimizzazione sulla pagina: titoli, testi, inserimento delle keyword, ottimizzazione dello snippet e dei media;
  • Fattori di ottimizzazione off-site: aumento dell’autorevolezza e della popolarità grazie a collaborazioni e contenuti di valore riconosciuti dalla comunità online. Aspetto strettamente legato al branding;
  • Aspetti tecnici & performance: sicurezza, velocità e corretto caricamento delle pagine.

L’evoluzione della SEO

La SEO nel tempo è cambiata, si è dovuta in qualche modo adattare all’evoluzione di Google che ogni anno compie importanti aggiornamenti al suo algoritmo (l’ultimo Google Bert a gennaio 2020) e le successive e ovvie conseguenze sono legate a costi più alti per il posizionamento e una sempre maggiore competenza e professionalità da parte del consulente SEO.

Il contenuto rimane l’elemento centrale e indiscusso per eccellenza della SEO, ma da solo, senza essere accompagnato da una strategia valida fatta di analisi del settore, della concorrenza, ricerca (strategica) delle parole chiave, studio delle opportunità di posizionamento non porta ai risultati sperati.

Di fatto, farsi spazio in un mare pieno di pesci è più complesso rispetto che in un piccolo stagno, ecco perché informarsi e conoscere la SEO può aiutare un libero professionista/imprenditore a comprendere ciò che conta davvero sul web, evitando così investimenti poco profittevoli.

La conoscenza è sempre la risposta del successo, perché solo attraverso questa hai a disposizione un ventaglio di scelte che in caso contrario non avresti visto e come logico effetto puoi scegliere la soluzione migliore per i tuoi obiettivi.

Nadia Kasa
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